da Simone Zanetti | Lug 28, 2015 | Google+, inbound Marketing, Sito web, Web Marketing
Torniamo dopo qualche mese a parlare di social media marketing, oggi in particolare di Google My Business come soluzione web a basso costo.
Ci siamo presi un pò di pausa, ma in questi ultimi tre mesi abbiamo fatto molta formazione e soprattutto esperienza. Nuovi clienti, nuove avventure, nuovi progetti.
Confidiamo nella ripresa dalla vacanze per riprendere con frequenza a pubblicare nel nostro blog.
Dicevamo, Google My Business per le Piccole Medie Imprese: quanto è utile? Quanto costa? Come si configura?
Web a basso costo
Vuoi per la situazione contingente, vuoi per il timore di investire soldi in qualcosa di relativamente ancora ignoto, i budget che le piccole medie imprese dedicano al web sono sempre ridotti, se non inesistenti. Tuttavia le persone all’interno delle aziende stanno sviluppando una coscienza digitale sempre maggiore. Si sta maturando la necessità di essere presenti nel web perchè:
- molto probabilmente la concorrenza diretta c’è già
- bisogna tentare nuove strade per superare la crisi
- forse non servono investimenti milionari per essere nel web
- te lo ha detto tuo cugino
Le aziende sono formate da persone e, come analizzato nel post Facebook e gli italiani, metà di queste hanno un profilo social. Persone che quotidianamente leggono, condividono, commentano il materiale prodotto da altri, compresa la concorrenza.
Quindi le aziende cercano, si informano, analizzano soluzioni per essere presenti nel web, cercando di spendere il meno possibile.
Una buona strategia di web marketing è normalmente composta da: sito web, profili social, newsletter. Affrontare i tre step contemporaneamente richiede, oltre che un investimento importante, anche risorse umane dedicate all’interno dell’azienda, e quindi il principio di Web a basso costo è già superato fin dall’inizio.
Google e le ricerche locali
La migliore soluzione web a basso costo per le PMI viene da Google, che propone lo strumento ideale per le ricerche locali: Google My Business.
Questo è il risultato che Google fornisce alla ricerca di una specifica parola da parte di un utente. Oltre ai risultati organici e/o a pagamento riportarti nella colonna a sinistra, Google fornisce un riquadro che riporta tutte le informazioni di contatto, orari di apertura, indirizzo (quindi anche la navigazione satellitare), un numero di telefono (quindi con la possibilità di chiamare da mobile), nonchè le recensioni.
Nel nostro caso la ricerca della parola chiave specifica ha inondato la colonna di sinistra (in quanto è presente il sito web e la fanpage Facebook) ed ha anche mostrato la scheda riassuntiva della pagina Google My Business.
Gestione professionale della pagina Google My Business
Google My Business è uno strumento messo a disposizione per le azienda da Google ed è completamente gratuito. Diversa è la sua configurazione, gestione e manutenzione. E’ una soluzione web a basso costo ma ciò non significa che possa (e debba) essere gestita da principianti o da cugini di turno. Necessita di continui aggiornamenti e soprattutto è implicito che i contenuti pubblicati debbano contenere delle parole chiave che poi i tuoi utenti andranno a cercare su Google.
Case study
Google invia mensilmente il report dell’attività della pagina Google My Business. Di seguito il report del primo mese di gestione di una piccola attività locale della provincia di Treviso che non ha il sito web, ma utilizza la pagina Google My Business parallelamente alla fanpage di Facebook.
Considerazioni finali
La rivoluzione digitale e social è inarrestabile, il treno è già in corsa. Continuare ad ignorare i nuovi strumenti di marketing digitale non è una buona scelta, e se la tua azienda non può permettersi budget milionari nel web è comunque fondamentale che sia presente, anche con soluzioni web a basso costo.
da Simone Zanetti | Apr 15, 2015 | Contenuti, Facebook, Social Media, Uncategorized, Web Marketing
Lo ripeterò fino allo sfinimento: i social devono essere parte integrante del piano di web marketing di una azienda. In questo post capirai perché i social devono essere gestiti in modo professionale.
Se la tua è oltretutto una piccola media impresa che intende sviluppare il suo mercato in un’area geograficamente delimitata, il social è d’obbligo e va gestito con competenza.
Che sia Facebook, Google+, Twitter, Instagram, Linkedin e via dicendo, il social ci deve essere. Ricordi il post in cui parlavamo di Facebook e gli italiani?
Premessa: il post è un po’ più lungo del solito, ma questo argomento merita di essere approfondito per bene.
La gente e i social network
Che ci fa la gente nei social? Fondamentalmente ci passa il proprio tempo libero. Ed è proprio durante il suo dolce far nulla che fornisce al social delle informazioni per te fondamentali.
La gente è sempre stata abituata a farsi un po’ gli affari degli altri. Prova a pensare alle famose chiacchiere da bar o agli spettegolezzi dalla parrucchiera.
Non sei d’accordo?
Oggi la gente cerca nei social informazioni, va a curiosare i profili di amici e conoscenti, cerca recensioni, guarda video, condivide.
E nel mentre fa tutte queste azioni, il social (prendiamo ad esempio Facebook che è il più diffuso) ne crea un profilo di interessi, abitudini e desideri. A sua insaputa.
Il social e la profilazione dell’utente
Facciamo un esempio prendendo un utente a caso che compie le seguenti azioni:
- Visita la fanpage della testata sportiva per vedere i risultati della domenica del campionato di calcio
- Visita la fanpage della sua squadra di calcio del quartiere
- Visita il profilo privato del suo amico calciatore famoso
- Mette un like alla foto del suo amico centrocampista
- Aggiorna la foto copertina del suo profilo scrivendoci “il mio gol più bello”
- Condivide un post del produttore di articoli per sportivi
Il social network nel frattempo ha costruito un profilo dell’utente:
- E’ un calciatore, probabilmente non un portiere
- E’ un lettore di testate giornalistiche sportive
- E’ interessato ad articoli sportivi, in particolare agli articoli per calciatori
Queste informazioni sono utili alla tua attività che vuole, ad esempio, promuovere le scarpe da calcio che produce. L’utente non sapeva di aver bisogno di cambiare scarpe da calcio, ma visto che le tue sono performanti e coloratissime, probabilmente ne considererà l’acquisto, cercherà ulteriori informazioni, ti contatterà, ne parlerà con gli amici nel social, al bar e in spogliatoio. Contribuirà a fare conoscere e crescere il tuo marchio dove vuoi tu, dove puoi avere dei potenziali acquirenti. Il tutto a zero spese per te.
Ma cosa centra questo esempio con la gestione professionale dei social network?
A dire il vero oggi volevo scrivere un post sul calcio, ma essendo questo un blog dedicato al web marketing e social media marketing ho dovuto trovare un modo per coniugare le due esigenze.
Scherzi a parte, queste informazioni sono fondamentali per la tua gestione dei canali social in modo professionale. Devi conoscere come funziona un social per capire come sfruttare le informazioni a beneficio della tua attività.
Competenza e professionalità nei social
Dicevamo che la gente passa il proprio tempo libero nei social e viene quotidianamente bombardata da centinaia di informazioni, pubblicazioni, contenuti virali, post condivisi, video, immagini, notizie e talvolta bufale colossali.
La concorrenza è spietata. Far apparire i tuoi prodotti fra tutte le notizie che appaiono nel social non è un lavoro da ragazzini o da autodidatti.
Considera che la maggior parte delle attività è timorosa dei social perché:
- Non ne conosce le potenzialità
- Ritiene di dover spendere tanti soldi per fare la pubblicità nel social
- Ritiene inopportuno rendere pubblico il proprio know-how
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Se ti ho annoiato fino a qui prendi una pausa, vai su Facebook e lascia il tuo like sulla fanpage di Netgarden ma poi continua la lettura.
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Ma se hai capito che il social ha delle potenzialità enormi (se gestito in modo professionale) continua la lettura, ormai manca poco.
Per poter gestire le informazioni e le profilazioni utente che il social ti mette a disposizione devi conoscere a fondo gli strumenti per poterli usare in modo efficace.
Power Editor, Gestione inserzioni, Campagne Like, Campagne CPC o CPM, Insights sono termini che a te dicono poco o nulla, ma per un professionista dei social (detto anche social media specialist) sono il pane quotidiano.
Creare contenuti di qualità e farli arrivare al pubblico più interessato ai tuoi prodotti è parte integrante delle sue competenze.
Un professionista del social sa usare l’arco giusto con le frecce giuste per colpire il bersaglio al centro nel momento più propizio. E’ questo che serve alla tua attività quando si affaccia al mondo dei social.
A te serve far conoscere il tuo marchio, a persone potenzialmente interessate all’acquisto del tuo prodotto/servizio. A te serve che la gente giusta parli della tua attività.
Il social deve essere il bar dove la gente parla dei tuoi prodotti e solo con competenza e professionalità puoi far sì che ciò avvenga.
Il social gestito da un professionista
Una strategia di social media marketing ben studiata aiuterà a fidelizzare il cliente oltre che ad accrescere la consapevolezza nel tuo marchio.
Un professionista sa indicarti quando e quanto investire in campagne social a pagamento per raggiungere obbiettivi precisi. Si perché, nonostante molti sono convinti che sia necessario investire cifre esorbitanti per raggiungere la visibilità nel social, posso confermarti che non è cosi. Ovvio che più spendi, più sei visibile. Ma credimi, per una piccola media impresa che punta ad un mercato geograficamente limitato, sono sufficienti poche decine di euro al mese per raggiungere una quantità di utenti a 4 zeri.
E poi il professionista è sempre aggiornato sulle ultime novità dei social, coglie sempre le opportunità per promuovere il tuo marchio, studia costantemente il mercato e ti propone il modo migliore di agire. Cosa che tu non hai sicuramente il tempo di fare perché, giustamente, sei impegnato nel tuo lavoro.
Ed infine una gestione professionale di un canale social prevede sempre una fase finale di analisi di quanto prodotto e dei risultati ottenuti per il continuo miglioramento della strategia definita.
Conclusioni
E’ stato veramente lungo questo post, ma se sei arrivato fin qui vuol dire che qualcosa di buono c’hai trovato.
Se non sei un professionista del social media marketing, non inventarti strategie, contenuti di poco valore, non buttare i soldi in campagne sponsorizzate non targettizzate.
Tu sei il migliore nel tuo settore. Sei il migliore produttore di scarpe da calcio, sei il migliore produttore di birra o di macchine industriali.
Ma a meno che tu non abbia un ufficio marketing interno, non potrai mai raggiungere dei risultati con i social senza l’aiuto di un professionista.
Trasformare un utente social in un cliente acquirente o meglio ancora in un promoter non è un gioco da ragazzi. Serve saper parlare la sua lingua, serve conoscere i suoi tempi e le sue abitudini.
I canali social vanno gestiti con competenza e professionalità.